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Chiesa di San Gottardo

La chiesa parrocchiale di S. Gottardo fu edificata attorno alla seconda metà del Quattrocento. Un documento del 1489 ne testimonia infatti l’esistenza come Ecclesiae Sancti Gotardi et Donati de Spriana. A partire dal 1625 la chiesa subì prima un completo rifacimento e in seguito una serie di interventi di ampliamento. La facciata, pur avendo uno stile barocco datato 1818, è stata rifatta nel ‘900. Il campanile, situato a Nord, fu progettato dall’ingegner Enrico Vitali di Sondrio ed eretto da Giacomo Nana di Lanzada, detto Giacumèl e da muratori di una famiglia Dioli di Caspoggio, cui apparteneva pure l’artista pittore e scultore, Erminio Dioli.

L’interno della chiesa è a una sola navata, con due cappelle laterali.  La volta della navata, affrescata dal pittore Luigi Tagliaferri, presenta due grandi medaglioni su cui sono rappresentati la Vergine Assunta e l'Ostensorio sorretto da angeli, oltre a quattro tondi con gli Evangelisti.  con due cappelle laterali. Lo stesso artista dipinse la Gloria di San Gottardo e la Santissima Trinità nella cupola del presbiterio. Sulla parete di Sud si trova una tela con la Madonna e il Bambino attorniati da medaglioni coi Misteri del Rosario, del secolo XVII.

Sulla parete di fondo è collocata una tavola con la Madonna in trono e il Bambino benedicente, i santi Gottardo e Donato e, inginocchiato, san Rocco, datata 1533 ed attribuito a Fermo Stella.

La sagrestia conserva due pregevoli cassettoni in legno intagliato del secolo XVIII, reliquiari in legno intagliato (XVIII) e quattro altri in forma di arche di legno con intarsi in ebano, avorio e madreperla, un ostensorio a raggiera in argento e un calice di argento fuso, tutti di epoca settecentesca.

Fonte - Ecomuseo della Valmalenco