• Turismo religioso

Cammino Mariano delle Alpi

Partenza/Arrivo
Da: Piantedo
A: Tirano
Tipologia/Periodo
Cammini
Primavera/Estate/Autunno
Durata/Lunghezza
5 gg
91km - 3 Tappe
Dislivello
Salita: 490m
Difficoltà
FACILE

Il Cammino mariano delle Alpi è un progetto di grande valenza religiosa, culturale e turistica che nasce con l’obiettivo di realizzare un itinerario di trekking che, attraverso la Valtellina e toccando alcuni luoghi di culto mariano della provincia di Sondrio, conduca fino al Santuario della Madonna di Tirano, proclamata nel 1946 da Papa Pio XII “Celeste Patrona della Valtellina” e considerato tra i monumenti religiosi più importanti della provincia. 

L’itinerario prevede due vie di percorrenza: la Via Occidentale, da Piantedo a Tirano, con una lunghezza complessiva di 91 km (completamente fruibile dalla primavera 2022) e la Via Orientale da Bormio a Tirano, di 66 km, in fase di progettazione. 

Il percorso si innesta su altre reti di sentieri e percorsi, in primis la Via dei Terrazzamenti che rappresenta la zona più tipica del paesaggio valtellinese, caratterizzata dai terrazzamenti vitati ma anche da edifici storico artistici, civili e religiosi, di notevole pregio e interesse, fortemente rappresentativi e carichi di valore simbolico.

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Tappa 2 - Da Morbegno a Berbenno

La seconda tappa, tra le più lunghe della Via Occidentale del Cammino mariano delle Alpi, attraversa Morbegno fino a raggiungere, a margine del borgo, il santuario della Beata Vergine, perla del Rinascimento valtellinese e lombardo.

Dopo aver percorso ancora un tratto sul versante orobico, con il passaggio a Talamona alla parrocchiale della Natività di Maria Vergine, l’itinerario attraversa il fiume Adda e risale così lungo il versante retico della Valtellina con i suoi caratteristici terrazzamenti vitati. A Paniga si incontrano due chiese, peraltro omonime, la chiesa della Madonna delle Grazie, più antica, e poco dopo la chiesa della Madonna delle Grazie costruita alla fine degli anni Sessanta. Quest’ultima si pone come fulcro dell'abitato della frazione di Paniga, dove si inserisce con maestria nel paesaggio circostante con un riuscito connubio fra tradizione e contemporaneità, sia nella materia costruttiva (la pietra) che nella forma (le linee sinuose, la torretta circolare che emerge dall'impianto).

L’itinerario prosegue per un tratto pianeggiante per poi risalire fino alla località Gaggio con la chiesa della Beata Vergine del Buon Consiglio, la cui costruzione venne effettuata grazie al generoso lascito di un fedele emigrato a Roma, che stabilì di intitolare la nuova chiesa alla Madonna del Buon Consiglio, il cui culto dal Lazio si andava diffondendo proprio in quegli anni.

Dopo aver percorso circa altri 3 km si giunge a Buglio in Monte, alla parrocchiale di S. Fedele con la sobrietà tipica dell’architettura valtellinese di età barocca e, dopo altri otto chilometri, alla parrocchiale della Beata Vergine Assunta a Berbenno, meta di arrivo della seconda tappa e il cui portone in legno, di primo Settecento, è fra i più belli della Valtellina.

Una tappa complessivamente lunga ma appagata dalla bellezza dei caratteristici terrazzamenti vitati, simbolo della viticoltura valtellinese, e degli edifici sacri che si incontrano lungo il percorso.

Tappa 3 - Berbenno - Sondrio

Dalla parrocchiale della Beata Vergine Assunta di Berbenno si prosegue in direzione di Sondrio attraversando i caratteristici terrazzamenti vitati con i caratteristici muretti a secco, la cui arte di costruzione è stata dichiarata patrimonio UNESCO.

Dopo dieci chilometri si raggiunge lo splendido santuario di Santa Maria della Sassella, sospeso su una rupe sopra l’ansa del fiume Adda, alle porte di Sondrio, lungo l’antica Via Valeriana, tra vigneti e rocce affioranti.

Oltrepassata, si raggiunge Sondrio, capoluogo di provincia, piccola città visitabile comodamente anche a piedi. La parrocchiale della Beata Vergine del Rosario, di recente costruzione, segna la meta di arrivo della terza tappa della Via Occidentale.

Tappa 4 - Sondrio - Teglio

Tra le più suggestive e panoramiche, la quarta tappa della Via Occidentale prosegue sul versante retico della Valtellina, tra vigneti, borghi e memorie storiche.

Da Sondrio, attraverso l’affascinante quartiere storico di Scarpatetti, si sale fino a Castel Masegra e alla frazione di Ponchiera; da qui l’itinerario si snoda lungo i terrazzamenti incrociando a Montagna in Valtellina la chiesa della Madonnina e la chiesa della Madonna del Carmine fino ad arrivare a Poggiridenti con la chiesa della Beata Vergine del Buon Consiglio.

Dopo altri tre chilometri si arriva a Tresivio, in uno degli edifici sacri più importanti della provincia di Sondrio, il maestoso santuario della Santa Casa di Loreto che si distingue da tutte le altre chiese barocche della Valtellina per la sua mole e per la facciata e i fianchi ritmati da un doppio ordine di nicchie. All’interno, la santa casetta della Vergine (tempio nel tempio) e la statua in legno della Madonna nera replicano l’assetto del celebre santuario di Loreto nelle Marche.

La tappa prosegue regalando incantevoli scorci panoramici fino a raggiungere Ponte in Valtellina, uno dei borghi più suggestivi della Valtellina e la chiesa della Beata Vergine del Buon Consiglio, la cui facciata è tanto sobria che si confonde con le vicine abitazioni. Lasciato Ponte in Valtellina, l’itinerario sale fino a Teglio, altro splendido borgo e patria dei pizzoccheri. Dopo aver incrociato la chiesa di Santa Maria di Ligone, di origine medioevale e meta di processione in occasione delle solenni feste della Madonna, si giunge alla parrocchiale di Santa Eufemia, tappa di arrivo della tappa e di