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Chiesa dei SS. Rocco, Fabiano e Sebastiano
La chiesa parrocchiale dei SS. Rocco, Fabiano e Sebastiano sorse sulle rovine di una chiesa ad essa preesistente costruita sul finire del secolo XV e consacrata nel 1490. L’attuale chiesa fu edificata nel 1661 con l’apporto e il coinvolgimento di tutta la popolazione. Consacrata nel 1666, la chiesa parrocchiale fu ampliata negli anni Sessanta del secolo scorso, con il rifacimento della facciata. Quest’ultima è ad un timpano ed è a due piani, ciascuno dei quali ripartito in quattro lesene. L’attuale portale in granito ha sostituito quello che i “Benefattori romani”, cioè gli emigrati di Caspoggio a Roma, fecero fare nel 1696. Sono rimasti invece i vecchi battenti in legno, intagliato (secoli XVII/XVIII).
L’interno è caratterizzato da una lunga navata per un buon tratto molto basso, a causa di una balconata costruita dopo l’ampliamento. Vi sono due cappelle su ogni lato. La seconda di sinistra ha una ricca ancona con al centro una statua dell’Immacolata. Più in alto, ai lati di una finestra, sono raffigurati l’Angelo e l’Annunciata. Nella nicchia al centro dell’ancona vi è una statua della Madonna col Bambino in legno dorato e policromato. Sulle pareti laterali del presbiterio sono affrescate due grandi scene raffiguranti il Martirio di San Sebastiano e San Rocco che cura gli appestati di Giovanni Gavazzeni (fine XIX).
L’altar maggiore è in marmi intarsiati con un’ancona in legno intagliato, dipinto e dorato di tipo barocco a forma di portale. Nella nicchia centrale vi è una piccola statua di San Rocco (sec. XVII/XVIII). Ai lati dell’ancona sono posti due armadietti per le reliquie con cornici in legno, adorne di fregi, girali e angioletti (sec. XVIII).
Sopra l’ingresso di destra è collocato il pulpito in legno intagliato (sec. XVII). Nella seconda cappella di destra, entro una pregevole ancona in stucco, un fastigio e la statua di Sant’Antonio e una tela con Sant’Antonio in ginocchio davanti a Gesù Bambino attorniato da angeli (sec. XVII). Sulla parete della prima cappella di destra vi sono una tela con la Vergine del Rosario col Bambino, quattro santi e 15 scomparti centinati con i Misteri del Rosario (sec. XVII).
Fonte - Ecomuseo della Valmalenco