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La Chiesetta del Calvario

Tresivio

Le piramidi di Postalesio

Alpi Retiche

Il Sentiero Valtellina- ciclopedonale

Colico - Bormio

I vigneti del Sassella

A Ovest di Sondrio è impossibile non notare gli splendidi terrazzamenti dove si produce il Valtellina Superiore Sassella DOCG, in una zona caratterizzata da versanti molto ripidi, ma anche particolarmente soleggiati. La prima parte del tour attraversa i caratteristici terrazzamenti del versante retico della Valtellina, offrendo suggestivi scorci panoramici sul fiume Adda e sulla valle. Nella seconda parte, da Castione Andevenno a Sondrio, l’itinerario è invece sostanzialmente pianeggiante e tocca il Parco Bartesaghi, l’area verde più importante della città.  Lungo il percorso si trovano due luoghi che meritano senz'altro una sosta:  SANTUARIO DELLA MADONNA DEL SASSELLA Arroccato su uno sperone di roccia e risalente al XV secolo, il Santuario è uno dei simboli del territorio grazie alla sua posizione panoramica ed è ben visibile anche lungo la strada statale.   INCISIONI RUPESTRI IN LOC. LA GANDA, CASTIONEIn località Ganda è stata scoperta una roccia incisa circa 3.000 anni fa. Le figure istoriate sulla roccia sono moltissime, in gran parte antropomorfe. 

Cammino Mariano delle Alpi

Il Cammino mariano delle Alpi è un progetto di grande valenza religiosa, culturale e turistica che nasce con l’obiettivo di realizzare un itinerario di trekking che, attraverso la Valtellina e toccando alcuni luoghi di culto mariano della provincia di Sondrio, conduca fino al Santuario della Madonna di Tirano, proclamata nel 1946 da Papa Pio XII “Celeste Patrona della Valtellina” e considerato tra i monumenti religiosi più importanti della provincia.  L’itinerario prevede due vie di percorrenza: la Via Occidentale, da Piantedo a Tirano, con una lunghezza complessiva di 91 km (completamente fruibile dalla primavera 2022) e la Via Orientale da Bormio a Tirano, di 66 km, in fase di progettazione.  Il percorso si innesta su altre reti di sentieri e percorsi, in primis la Via dei Terrazzamenti che rappresenta la zona più tipica del paesaggio valtellinese, caratterizzata dai terrazzamenti vitati ma anche da edifici storico artistici, civili e religiosi, di notevole pregio e interesse, fortemente rappresentativi e carichi di valore simbolico. Scopri di più e richiedi la Credenziale del pellegrino sul sito www.camminomarianodellealpi.it 

L'anima verde di Sondrio

Sondrio

Alla scoperta di Sondrio

Sondrio

La Decauville delle Orobie

Alpi Orobie

Mulino cà Mazza e cà Zoia

Il Mulino di Ca' Zoia e Ca' Mazza, interessante esempio di mulino mosso con l'arcaico sistema della ruota idraulica orizzontale.

Mulino Oberti

Il Mulino Oberti Carmelino spicca, con i suoi due piani d'altezza, sulla piazza, e sembra osservare il paese con il suo elegante oculo rotondo. Costruito nell'ottocento con pietra locale, fu poi rimaneggiato nel corso dei decenni, dismesso negli anni '60 del secolo scorso e recentemente restaurato dal Comune. Sul lato ovest è stata recuperata la roggia, derivata dal vicino torrente Cervio, e la ruota idraulica. All'interno sono custoditi i meccanismi un tempo azionati dall'acqua e, in particolare, una grossa coppia di macine in pietra, coperte dalla cassa di legno, e la soprastante tramoggia. L'argano, girevole, consentiva di movimentare agevolmente le mole per le periodiche operazioni di martellatura.  Nei dintorni: la storia di Cedrasco è profondamente legata all'acqua. Lungo l'antica roggia comunale, vera e propria dorsale del paese, numerose tracce raccontano delle passate attività artigianali. Scopri di più sulla "via dei Pòrtech".   

Mulin de la Rusina

"La Rusina mulinera", Rosina Melè, era l'ultima mugnaia della contrada Vendolo: da lei prende il nome l'unico mulino ancora funzionante di Castione Andevenno. La macchina idraulica è appoggiata ad una grossa roccia e si affaccia verso est sulla roggia, derivata dal torrente Bocco. L'acqua, che in passato azionava i meccanismi di diversi opifici posti in successione lungo il canale, può essere convogliata sulla ruota del mulino per mezzo di paratie mobili. All'interno dell'edificio sono custodite due pesanti coppie di macine in pietra, sostenute da robuste travi di legno, le relative tramogge sospese, i setacci rotanti e i cassoni della farina e una bella pila a doppio mortaio. Ben visibili, anche gli ingranaggi che trasmettono il moto rotatorio della ruota idraulica esterna alle macine mobili: l'albero, la ruota interna (il lubecchio) e la lanterna, che rende il movimento orizzontale.  Nei dintorni: se osservi con attenzione la grossa roccia alla quale si appoggia il mulino, scoprirai numerose coppelle. Per conoscere un'altra importante testimonianza d'arte rupestre nel territorio, visita il vicino sito protostorico in località La Ganda.         

Chiesa di Sant'Antonio Abate

Edificata sul dosso ad oriente dei resti del Castello Grumello, è ampia e molto alta, con linee architettoniche molto sobrie. Esternamente è priva di intonaco, salvo nella parte absidiale. La facciata termina in alto con un timpano triangolare, è tripartita verticalmente da paraste, la ingentilisce un protiro retto esternamente da esili colonne di granito. L'interno,  a una sola navata, ampio e armonioso, comprende tre campate separate da lesene, terminanti con eleganti capitelli in stucco. Sulla volta vi sono tre medaglioni con cornici in stucco ove sono rappresentati episodi della viat del Santo. Sulla parete della prima campata sono appese due grandi tele molto sciupate, di scarso pregio. La cappella di sinistra è la più ricca della chiesa, tutta adorna di stucchi di buona fattura, i quali sulla volta e sulle pareti laterali incorniciano degli affreschi. L'altra cappella, semplicemente imbiancata e adorna di una cornice in stucco lungo l'arco di accesso, come la precedente, ha una bella balaustra in pietra del secolo XVIII e sull'altare una tela raffigurante S. Lucia, S. Agata e S. Apollonia. L'altare maggiore è sormontato da una tela del 1600 raffigurante S. Antonio preso dalle tentazioni.  Fonte: Chiese censite dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio