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Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo

Situata nel centro del paese a 664 m.s.l., l'enorme Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo è facilmente individuabile da chi percorre la SS38. Per arrivare alle origini di questa Chiesa bisogna risalire al lontanissimo 1427, quando fu eretta a parrocchia. Sull'atrio della Casa parrocchiale vi è una scritta che ricorda molto bene l'evento e che si consente di avere una precisa data di nascita: 20 settembre 1427. Nel 1688 si susseguirono gravi episodi, lunghi periodi di carestia che misero a dura prova la fede della popolazione. Nonostante tutto i cittadini non si scoraggiarono e, seppur provati dagli eventi, si misero all'opera e riedificarono la Chiesa Parrocchiale, la quale  ricevette la consacrazione nel 1780 circa. Furono poi eseguite due grandi opere di restauro, nel 1888 e nel 1992, che però non cambiarono l'aspetto originario. Ancora oggi è infatti possibile vedere l'antico ossario situato sulla sinistra della chiesa e all'interno, si trovano ancora le antiche balaustre e gli inginocchiatoi. È possibile trovare al suo interno scritte risalenti al XVII-XVIII secolo. Di particolare pregio l’antico organo e la volta affrescata della Sacrestia. Photo: Federico Pollini

Tra Paradiso e Inferno

Partendo da Montagna in Valtellina per arrivare a Chiuro, camminando tra i vigneti del Grumello e dell'Inferno alla scoperta di chiese e antiche tradizioni. 

Teatro Sociale di Sondrio

Il Teatro Sociale di Sondrio è uno dei principali luoghi della cultura in città e provincia. Ogni anno ospita una ricca stagione teatrale, di musica e di danza del panorama culturale locale e italiano. Sono in programma spettacoli con i più famosi e attori e registi: Silvio Orlando, Giacomo Poretti, Sergio Rubini, Amanda Sandrelli, i Legnanesi ecc.. Il Teatro Sociale è inoltre a disposizione di associazioni e privati per l’organizzazione di eventi, convention, convegni, manifestazioni, tra cui la rassegna di documentari internazionali Sondrio Festival.

Azienda Agricola Runcasc

Agriturismo e Fattoria Didattica a Triangia

Fitness park

Un'area per la pratica di fitness, calisthenics e slackline lungo il Sentiero Valtellina.

TENNIS CLUB SONDRIO

  TENNISPORTING CLUB SONDRIO SSDaRL STRUTTURE SPORTIVE3 campi coperti da tennis in Mapecoat TNS di ultima generazione realizzati da "Mapei Spa"2 campi da padel copertitutti prenotabili on-line STRUTTURE DI SERVIZIOBar e club house con ampia veranda 12 mesi.SpogliatoiAmpio parcheggio gratuitoParco giochi attrezzato per bambini

La Via dei Terrazzamenti

Tratto Chiuro - Sondrio - Berbenno di Valtellina

Il CAstello delle STorie di montagna- CAST

CAST CAST, il “museo narrante” allestito fra le mura di Castello Masegra, è parte di un progetto più ampio che ha come tema la promozione della cultura alpina e del territorio che ne è depositario.Cuore di questo percorso di valorizzazione sono le 3A della montagna (ARRAMPICATA, ALPINISMO, AMBIENTE) che diventano le protagoniste di un vero e proprio hub narrativo in continua evoluzione, grazie ad un variegato ventaglio di iniziative dentro e fuori CAST.   IL PERCORSO ESPOSITIVO Il progetto Il progetto di allestimento di CAST nasce da un’idea di Studio Azzurro, il gruppo di ricerca artistica milanese che da più di trent’anni si occupa di linguaggi multimediali, progettando e realizzando videoambienti, ambienti sensibili, spettacoli teatrali, film e musei interattivi. Percorso di visita CAST è concepito per proporre due percorsi di visita, legati alla personalità del visitatore e ai contenuti che maggiormente incontrano il suo interesse. Prima di cominciare serve porsi una domanda: “ti senti più arrampicatore o esploratore dell’ambiente?” La risposta determina la scelta della direzione da percorrere: iniziare la visita dal basso, con un percorso “in salita”, oppure partire dall’alto, dall’"osservatorio sull’ambiente" per poi esplorare il museo “in discesa” fino a raggiungere il piano terra. I 3 livelli del percorso espositivo Il percorso espositivo, situato nel corpo centrale di Castello Masegra, è diviso su 3 livelli, ciascuno dei quali dedicato ad una delle tre A che meglio rappresentano la cultura montana.   A come ARRAMPICATA Il primo livello, situato al piano terra, è dedicato all’ARRAMPICATA. Il percorso è scandito da installazioni materiche, che celebrano i luoghi più significativi in cui si è scritta la storia di questa grande avventura sportiva.La sala ospita un masso e tre monoliti che salgono da terra come “schegge di montagna”.Pietre granitiche, calcari e stalattiti di ghiaccio costituiscono le superfici di questi volumi protesi verso l’alto e invitano ad un primo approccio tattile e visivo con il terreno di gioco dello scalatore.Dietro le “schegge”, monitor touch-screen restituiscono una visuale onnicomprensiva sulle montagne, le falesie, le cascate glaciali più importanti del mondo, evidenziando vie famose, tecniche di salita, passaggi celebri. Il tasto di navigazione “Per saperne di più” apre un secondo piano di approfondimenti, con descrizioni, racconti, ritratti di personaggi.   A come ALPINISMO Il secondo livello, situato al primo piano, racconta l’ALPINISMO e con esso il desiderio dell’uomo di spingersi in alta montagna. Dalle origini dell’interesse per le altezze in età illuministica, al mito romantico dell’ascesa nella natura ostile, fino all’epoca d’oro del sesto grado e alle ultime prodigiose realizzazioni su pareti un tempo giudicate impossibili. Un viaggio vertiginoso sulle Alpi, sui colossi himalaiani e del Karakorum, sui picchi della Patagonia, sui ghiacci dell’Alaska e dell’Antartide: le grandi imprese, i libri che le hanno raccontate, i film, la fotografia, i momenti chiave della storia delle scalate. Il visitatore, utilizzando e integrando tecniche e strumenti diversi, segue così un percorso “verticale” lungo il tavolo-leggio che attraversa interamente gli spazi espositivi del piano.Un cammino in crescendo, come un’unica grande scalata, che culmina in un tributo a tre icone della storia dell’alpinismo e dell’esplorazione, che per diverse ragioni sono state anche particolarmente vicine alle montagne della Valtellina. Walter Bonatti, Alfonso Vinci e Carlo Mauri: non potevano che essere loro i migliori custodi dello spirito di CAST.   A come AMBIENTE Il terzo livello, allestito al secondo piano, è dedicato all’AMBIENTE NATURALE. Il focus è tutto sulla natura delle montagne e sui temi della conservazione ambientale. Cos’è la wilderness? Quali sono le peculiarità ecologiche delle alte quote? Chi sono i padri fondatori delle aree protette? Per trovare risposte a queste domande, il visitatore inizia il suo percorso attraverso un racconto visivo dalla nascita delle aree protette, per poi approfondire la conoscenza di alcuni dei protagonisti della storia della protezione della natura, a partire dai fautori dei grandi parchi del Nord America. Da Yellowstone verrà poi indirizzato alle aree protette della provincia di Sondrio: un itinerario virtuale fra le diverse specie e gli habitat di queste montagne. La sala del castello che ospita questo scenario è circondata da finestre, che contribuiscono ad arricchirlo di ulteriori punti di vista, anche grazie a speciali “occhi” posti all’esterno.Al centro, le tre “camere chiare” offrono prospettive sulle aree protette delle Alpi Retiche e Orobie, con approfondimenti e consigli utili per chi volesse uscire da CAST e partire subito alla scoperta di nuovi itinerari naturalistici.   TARIFFE RIDOTTE E SPECIALI Intero: € 7,00 Ridotto: € 5,00 Per i residenti del Comune di Sondrio, i docenti di ogni ordine e grado, i cittadini dell’Unione Europea di età superiore ai 65 anni, i giornalisti non accreditati, i soci CAI Tariffa speciale: € 2,00Per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 14 e i 25 anni. In caso di eventi speciali. Tariffa famiglie: € 10,002 adulti e almeno un minore di 14 anni Ingresso CAST + MVSA:  € 10,00 Ingresso CAST + MVSA tariffa famiglie: €  15,00 Ingresso grauitoCittadini appartenenti all'Unione Europea di età inferiore ai 14 anni, portatori di handicap, guide turistiche e alpine con patentino, giornalisti accreditati. Le riduzioni e le gratuità saranno attuabili solo mostrando i documenti che attestino la specifica appartenenza ad una categoria sopra indicata. Visite guidate: € 40,00 + il costo del biglietto di ingressoMinimo 5 persone, massimo 10 persone a gruppo

Museo Valtellinese di Storia e Arte

Il MVSA si trova nel centro storico della città, all’interno della splendida cornice di Palazzo Sassi de'Lavizzari. La tavolozza del Museo civico si compone di sei sezioni, che raccontano la storia e le espressioni artistiche dell’intera Valtellina: durante la visita potrete scoprire gli antichi nuclei abitativi della valle, partendo dalla preistoria fino all’epoca medievale (Archeologia); ripercorrerete i luoghi e le espressioni della fede (Arte Sacra) oppure viaggerete nel Mediterraneo alla ricerca di tesori di inestimabile valore (Collezioni); conoscerete un’intera famiglia che dedicò la sua vita all’arte (Ligari); ammirerete un’anteprima dell’arte moderna e contemporanea (Novecento); infine incontrerete i personaggi importanti della città di Sondrio (Storia). Il nostro è un museo a misura di bambino, con atelier e laboratori creativi, ma realizza anche visite guidate per adulti, riservando esperienze particolari agli utenti con disabilità. Vi aspetta un museo fatto di persone, di favole e di avventure … un Museo proprio per tutti. Tariffe Intero: € 7 Ridotto: € 5Per i residenti del Comune di Sondrio; per i docenti di ogni ordine e grado; per i cittadini dell’Unione Europea di età superiore ai 65 anni; per i giornalisti non accreditati. Tariffa speciale: € 2 Per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 14 e i 25 anni. In caso di eventi speciali. Tariffa famiglie: € 102 adulti e almeno un minore di 14 anni Ingresso CAST + MVSA: €  10 Ingresso CAST + MVSA tariffa famiglie: € 15  GratuitoPer tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea di età inferiore ai 14 anni; per i portatori di handicap e accompagnatori; per le guide turistiche dell’UE nell’esercizio dell’attività; per i membri del Mibact; per i membri dell’ICOM;  i docenti e gli studenti iscritti alle accademie di belle arti o a corrispondenti Istituti dell’Unione Europea, mediante esibizione del certificato di iscrizione per l’anno accademico in corso; i docenti e gli studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica o perfezionamento post-universitario e dottorati di ricerca delle seguenti facoltà: architettura, conservazione dei beni culturali, scienze della formazione o lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico. Le medesime agevolazioni sono consentite a docenti e studenti di facoltà o corsi corrispondenti, istituiti negli Stati dell’Unione Europea. L’ingresso gratuito è consentito agli studenti mediante esibizione del certificato di iscrizione per l’anno accademico in corso, ai docenti mediante esibizione di idoneo documento; gli studiosi e i ricercatori con esigenze attestate da istituzioni scolastiche o universitarie, da accademie, da istituti di ricerca e di cultura italiani o stranieri, da organi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, previa autorizzazione della Direzioni e per periodi determinati; per i giornalisti accreditati; per i possessori della Card Abbonamento Musei Lombardia in corso di validità. Gruppi ( > 10 persone): € 5 Visite guidate: € 40,00 + il costo del biglietto di ingressoMinimo 10 persone, massimo 25 persone a gruppo

Il quartiere Guicciardi

A Ponte in Valtellina per scoprire le case appartenute all’illustre famiglia Guicciardi,con tappa alla chiesetta del Buon Consiglio, all’antica Farmacia Garlaschelli e alla corte di palazzo Guicciardi Azzola, su cui prospetta uno dei loggiati rinascimentali più belli di Ponte. Il breve percorso si snoda lungo via Enrico Guicciardi fino al palazzo appartenuto ai Guicciardi del ramo dei Cavalieri di S. Stefano, in Via Ginnasio.

Passeggiata per le vie del borgo con finale a Casa Cassan

Una visita al centro storico di Ponte in Valtellina, per il piacere di perdersi nelle stradine acciottolate, tra facciate signorili e rustici androni, con finale nel giardino di Casa Cassan, dimora dalla stratificazione complessa, generosa di scorci inaspettati.  

Palazzo Sassi de' Lavizzari

Palazzo Sassi de Lavizzarisi trova nel centro storico cittadino ed è sede del MVSA- Museo Valtellinese di Storia e Arte. L’ingresso attuale affaccia sui Giardini Sassi, un tempo parte integrante della dimora nobiliare, mentre l’ingresso originario era lungo la via Lavizzari, denominata “via dei Palazzi”. L’edificio con un aspetto prevalentemente settecentesco, ha sulla facciata un portale a bugnato, si accede in un elegante cortile porticato con colonne in pietra verde locale. Nel percorso di visita troverete la Stüa Salis: lignea seicentesca, è l’unica delle 3 comunali ad aver mantenuto la sua posizione originale, riccamente intagliata con cariatidi e 9 stemmi di famiglie nobiliari imparentate con i Salis, i primi proprietari del palazzo. Passeggiando tra le sale potrete ammirare soffitti lignei, un fregio dipinto del XVII secolo, grandi camini in pietra, marmo e cotto con stemmi, e alcuni ambienti decorati a stucco. Nel 1922 l’ing. Francesco Sassi de’ Lavizzari cedette al Comune di Sondrio il palazzo con il relativo giardino vincolandone la destinazione a scopi culturali.